FILMOGRAFIA DEL THRILLING ITALIANO - 225 FILM
IL THRILLING ITALIANO
225 film
Nel 1963, Mario Bava porta sugli schermi il film "La ragazza che sapeva troppo", interpretato da Valentina Cortese e John Saxon, la storia, macabra e lievemente ironica, narra di un personaggio contorto e spaventoso che semina orrore e morte per le strade di Roma. il film è considerato il primo del genere, quello che ha aperto la strada ad altri registi e pellicole simili. Sino ad allora infatti i film del brivido erano resi più onirici e inverosimili, grazie all'ausilio di ambientazioni gotiche od in costume, in modo da creare una sorta di distacco emotivo tra la vicenda e lo spettatore.
225 film
Nel 1963, Mario Bava porta sugli schermi il film "La ragazza che sapeva troppo", interpretato da Valentina Cortese e John Saxon, la storia, macabra e lievemente ironica, narra di un personaggio contorto e spaventoso che semina orrore e morte per le strade di Roma. il film è considerato il primo del genere, quello che ha aperto la strada ad altri registi e pellicole simili. Sino ad allora infatti i film del brivido erano resi più onirici e inverosimili, grazie all'ausilio di ambientazioni gotiche od in costume, in modo da creare una sorta di distacco emotivo tra la vicenda e lo spettatore.
Nel 1964 sempre per la regia di Bava, esce "Sei donne per l'assassino" in cui si delineano definitivamente quelli che saranno i tratti caratteristici del genere:l'assassino estito con un impermeabile scuro, guanti e cappello, soggettive
dell'assassino, scene dei delitti diversificate e particolarmente
elaborate e cruente (celebre quella in cui il cui viso della vittima
viene ripetutamente premuto contro una stufa incandescente), le musiche ossessive e anche un pizzico di nudità, tipica degli anni a venire. Sul finire degli anni sessanta e l'inizio dei settanta nasce un nuovo sotto-genere, il giallo erotico, nel quale vi è una maggiore attenzione per le parti erotiche della vicenda, definito dal regista Umberto Lenzi "Thriller dei quartieri alti".
Durante gli anni settanta, la rappresentazione formale e la narrazione delle pellicole di questo genere si infittiscono di delitti sempre più feroci e di forte impatto visivo: è questo il periodo di massima espressione del thriller all'italiana.
Fra il 1970 ed il 1971 escono tre film di Dario Argento che consacrano definitivamente questo genere: L'uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio. Utilizzando la stessa formula di Bava, ma rimodernandone tecnica e stile, il regista riscuote un enorme successo, soprattutto negli Stati Uniti, favorendo in patria (e non solo) un prolifico fenomeno d'imitazione, ovvero un nuovo filone di gialli/thriller dai connotati strettamente legati al modello argentiano. Rispetto ai precedenti film si privilegiò l'elaborata e coreografica messinscena dei delitti, con un maggior ricorso agli effetti speciali, fino ad allora ben poco utilizzati, e vere e proprie invenzioni che avrebbero dettato scuola nella specialità. Ben presto questo sotto-genere di film assume la denominazione di thrilling, dal verbo thrill (letteralmente rabbrividire di emozione), usato qui come sostantivo. Il thrilling assunse una connotazione sempre più violenta ed erotica, specializzandosi soprattutto nella descrizione della figura dell'assassino, non limitandosi al solo aspetto esteriore, ma sviscerando soprattutto la sua psiche. L'intenzione fu quella di far partecipare in qualche modo lo spettatore al delitto, tramite gli occhi stessi dell'omicida, utilizzando a tal fine una tecnica cinematografica abbastanza innovativa per l'epoca, detta soggettiva, in cui la posizione della macchina da presa coincideva con la stessa visuale di chi compie i delitti. L'assassino veniva solitamente rappresentato come uno psicopatico, mentre i protagonisti di questi film non erano il commissario intuitivo od il poliziotto senza paura di turno bensì persone comuni, invischiate loro malgrado negli eventi solo per puro caso. Ed è in questo contesto che la figura dell'omicida divenne protagonista ed icona assoluta del genere, assumendo una tale importanza nel racconto da far passare spesso in secondo piano anche la stessa trama del film.
Oltre ad imitarne il modello nei contenuti, questi nuovi thrilling si rifecero anche nei titoli ai primi film di Dario Argento, portacolori del genere anche all'estero, ha prodotto numerosi film di qualità e facendo affermare definitivamente il genere. Nacquerò così sulla scia de "L'uccello dalle piume di cristallo", pellicole a titolazione zoonomica.
Nei primi anni settanta si ha un vero e proprio boom del thrilling: solo tra il 1971 ed il 1972 vennero girati e distribuiti nelle sale oltre trenta film appartenenti al filone (anche dei film d'autore che raggiungono o addirittura superano il modello argentiano ), diretti da tutti i maggiori registi italiani del cinema di genere.
Nel 1975 Dario Argento realizza "Profondo rosso" (film che inizialmente avrebbe dovuto avere anch'esso un titolo dal richiamo faunistico ovvero La tigre dai denti a sciabola) che ottiene un grande successo, anche a livello internazionale, ed è considerato da molti critici e dagli stessi fan di questo genere cinematografico come uno dei titoli più riusciti; Profondo rosso è sicuramente, tra tutti i film del filone thrilling, quello più famoso e celebrato, trasmesso molto spesso in televisione ancora oggi. Lucio Fulci, futuro maestro del genere girerà contributi di indubbio valore come l'hitchockiano "Una sull'altra", il violento "Una lucertola con la pelle di donna" e "Non si sevizia un Paperino". Il regista emiliano Pupi Avati dirigerà nel 1976 uno dei più famosi gialli horror italiani, "La casa dalle finestre che ridono".
Con l'arrivo degli anni ottanta e la nascita negli Stati Uniti di un nuovo modo di fare cinema
thriller e horror, il giall/thriller all'italiana termina, purtroppo, praticamente di esistere.
FILMOGRAFIA THRILLER
Durante gli anni settanta, la rappresentazione formale e la narrazione delle pellicole di questo genere si infittiscono di delitti sempre più feroci e di forte impatto visivo: è questo il periodo di massima espressione del thriller all'italiana.
Fra il 1970 ed il 1971 escono tre film di Dario Argento che consacrano definitivamente questo genere: L'uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio. Utilizzando la stessa formula di Bava, ma rimodernandone tecnica e stile, il regista riscuote un enorme successo, soprattutto negli Stati Uniti, favorendo in patria (e non solo) un prolifico fenomeno d'imitazione, ovvero un nuovo filone di gialli/thriller dai connotati strettamente legati al modello argentiano. Rispetto ai precedenti film si privilegiò l'elaborata e coreografica messinscena dei delitti, con un maggior ricorso agli effetti speciali, fino ad allora ben poco utilizzati, e vere e proprie invenzioni che avrebbero dettato scuola nella specialità. Ben presto questo sotto-genere di film assume la denominazione di thrilling, dal verbo thrill (letteralmente rabbrividire di emozione), usato qui come sostantivo. Il thrilling assunse una connotazione sempre più violenta ed erotica, specializzandosi soprattutto nella descrizione della figura dell'assassino, non limitandosi al solo aspetto esteriore, ma sviscerando soprattutto la sua psiche. L'intenzione fu quella di far partecipare in qualche modo lo spettatore al delitto, tramite gli occhi stessi dell'omicida, utilizzando a tal fine una tecnica cinematografica abbastanza innovativa per l'epoca, detta soggettiva, in cui la posizione della macchina da presa coincideva con la stessa visuale di chi compie i delitti. L'assassino veniva solitamente rappresentato come uno psicopatico, mentre i protagonisti di questi film non erano il commissario intuitivo od il poliziotto senza paura di turno bensì persone comuni, invischiate loro malgrado negli eventi solo per puro caso. Ed è in questo contesto che la figura dell'omicida divenne protagonista ed icona assoluta del genere, assumendo una tale importanza nel racconto da far passare spesso in secondo piano anche la stessa trama del film.
Oltre ad imitarne il modello nei contenuti, questi nuovi thrilling si rifecero anche nei titoli ai primi film di Dario Argento, portacolori del genere anche all'estero, ha prodotto numerosi film di qualità e facendo affermare definitivamente il genere. Nacquerò così sulla scia de "L'uccello dalle piume di cristallo", pellicole a titolazione zoonomica.
Nei primi anni settanta si ha un vero e proprio boom del thrilling: solo tra il 1971 ed il 1972 vennero girati e distribuiti nelle sale oltre trenta film appartenenti al filone (anche dei film d'autore che raggiungono o addirittura superano il modello argentiano ), diretti da tutti i maggiori registi italiani del cinema di genere.
Nel 1975 Dario Argento realizza "Profondo rosso" (film che inizialmente avrebbe dovuto avere anch'esso un titolo dal richiamo faunistico ovvero La tigre dai denti a sciabola) che ottiene un grande successo, anche a livello internazionale, ed è considerato da molti critici e dagli stessi fan di questo genere cinematografico come uno dei titoli più riusciti; Profondo rosso è sicuramente, tra tutti i film del filone thrilling, quello più famoso e celebrato, trasmesso molto spesso in televisione ancora oggi. Lucio Fulci, futuro maestro del genere girerà contributi di indubbio valore come l'hitchockiano "Una sull'altra", il violento "Una lucertola con la pelle di donna" e "Non si sevizia un Paperino". Il regista emiliano Pupi Avati dirigerà nel 1976 uno dei più famosi gialli horror italiani, "La casa dalle finestre che ridono".
Con l'arrivo degli anni ottanta e la nascita negli Stati Uniti di un nuovo modo di fare cinema
thriller e horror, il giall/thriller all'italiana termina, purtroppo, praticamente di esistere.
FILMOGRAFIA THRILLER
- La ragazza che sapeva troppo (1963) di Mario Bava
- Il demonio (1963) di Brunello Rondi
- Ipnosi (1963) di Eugenio Martin
- Crimine a due (1963) di Romano Ferrara
- Spionaggio a Gibilterra (1964) di Pierre Gaspard-Huit
- Sei donne per l'assassino (1964) di Mario Bava
- Appuntamento a Dallas (1964) di Pietro Regnoli
- Delitto allo specchio (1964) di Giorgio Molteni
- La lama nel corpo (1964) di Elio Scardamaglia
- La morte vestita di dollari (1964) di Ray Nazzaro
- L'uomo che bruciò il suo cadavere (1964) di Gianni Vernuccio
- Intrigo a Los Angeles (1964) di Romano Ferrara
- Il mostro di Venezia (1964) di Dino Tavella
- Assassinio made in Italy (1965) di Silvio Amadio
- Libido (1965) di Ernesto Gastaldi e Vittorio Salerno
- La donna del lago (1965) di Luigi Bazzoni e Franco Rossellini
- La spia che viene dal mare (1966) di Lamberto Benvenuti
- A... come assassino (1966) di Angelo Dorigo
- Silenzio: si uccide (1966) di Guido Zurli
- Un milione di dollari per 7 assassini (1966) di Umberto Lenzi
- Il terzo occhio (1966) di Mino Guerrini
- Un angelo per Satana (1966) di Camillo Mastrocinque
- Maigret a Pigalle (1966) di Mario Landi
- La morte ha fatto l'uovo (1967) di Giulio Questi
- Assassino senza volto (1967) di Angelo Dorigo
- Col cuore in gola (1967) di Tinto Brass
- I diamanti che nessuno voleva rubare (1967) di Luigi Mangini
- Omicidio a sangue freddo (1967) di Sergio Pastore
- Trappola per sette spie (1967) di Mario Amendola
- Troppo per vivere... poco per morire (1967) di Michele Lupo
- Top Sensation (1968) di Ottavio Alessi
- L'assassino fantasma (1968) di Xavier Setò
- L'assassino ha le mani pulite (1968) di Vittorio Sindoni
- La morte non ha sesso (1968) di Massimo Dallamano
- Il dolce corpo di Deborah (1968) di Romolo Guerrieri
- Nude... si muore (1968) di Antonio Margheriti
- Più tardi Claire, più tardi... (1968) di Brunello Rondi
- Una ragazza piuttosto complicata (1968) di Damiano Damiani
- Vergogna schifosi (1968) di Mario Severino
- A doppia faccia (1969) di Riccardo Freda
- Le tue mani sul mio corpo (1969) di Brunello Rondi
- Yellow - Le cugine (1969) di Gianfranco Baldanello
- Femmine insaziabili (1969) di Alberto De Martino
- Una sull'altra (1969) di Lucio Fulci
- Orgasmo (1969) di Umberto Lenzi
- Il rosso segno della follia (1969) di Mario Bava
- I caldi amori di una minorenne (1969) di Julio Buchs Garcia
- Così dolce... così perversa (1969) di Umberto Lenzi
- La bambola di Satana (1969) di Ferruccio Casapinta
- La morte bussa due volte (1969) di Harald Philip
- Senza sapere niente di lei (1969) di Luigi Comencini
- Interrabang (1969) di Giuliano Biagetti
- Ondata di calore (1970) di Nelo Risi
- 5 bambole per la luna d'agosto (1970) di Mario Bava
- Il cadavere dagli artigli di acciaio (1970) di Leonard Keigel
- Le foto proibite di una signora per bene (1970) di Luciano Ercoli
- Paranoia (1970) di Umberto Lenzi
- Qualcosa striscia nel buio (1970) di Mario Colucci
- Il tuo dolce corpo da uccidere (1970) di Alfonso Brescia
- L'uccello dalle piume di cristallo (1970) di Dario Argento
- Uccidete il vitello grasso e arrostitelo (1970) di Salvatore Samperi
- Nelle pieghe della carne (1970) di Sergio Bergonzelli
- Il gatto a nove code (1971) di Dario Argento
- Bella di giorno, moglie di notte (1971) di Nello Rossati
- L'uomo dagli occhi di ghiaccio (1971) di Alberto De Martino
- Un gioco per Eveline (1971) di Marcello Avallone
- Un'anguilla da 300 milioni (1971) di Salvatore Samperi
- La bestia uccide a sangue freddo (1971) di Fernando Di Leo
- La coda dello scorpione (1971) di Sergio Martino
- Una farfalla con le ali insanguinate (1971) di Duccio Tessari
- 4 mosche di velluto grigio (1971) di Dario Argento
- In fondo alla piscina (1971) di Eugenio Martin
- Lo strano vizio della signora Wardh (1971) di Sergio Martino
- ...dopo di che, uccide il maschio e lo divora (1971) di Josè Antonio Nives Conda
- Un posto ideale per uccidere (1971) di Umberto Lenzi
- Giornata nera per l'ariete (1971) di Luigi Bazzoni
- L'iguana dalla lingua di fuoco (1971) di Riccardo Freda
- L'uomo più velenoso del cobra (1971) di Adalberto Albertini
- La salamandra del deserto (1971) di Riccardo Freda
- La controfigura (1971) di Romolo Guerrieri
- Una lucertola con la pelle di donna (1971) di Lucio Fulci
- La morte cammina con i tacchi alti (1971) di Luciano Ercoli
- La notte che Evelyn uscì dalla tomba (1971) di Emilio P. Miraglia
- Gli occhi freddi della paura (1971) di Enzo G. Castellari
- Un omicidio perfetto a termine di legge (1971) di Tonino Ricci
- Reazione a catena (1971) di Mario Bava
- La rossa dalla pelle che scotta (1971) di Renzo Russo
- Due maschi per Alexa (1971) di Juan Lopez Garcia
- La tarantola dal ventre nero (1971) di Paolo Cavara
- Nella stretta morsa del ragno (1971) di Antonio Margheriti
- Hanno cambiato faccia (1971) di Corrado Farina
- La vittima designata (1971) di Maurizio Lucidi
- Il diavolo a sette facce (1971) di Osvaldo Civirani
- La volpe dalla coda di velluto (1971) di Josè Maria Forquè
- Alla ricerca del piacere (1971) di Silvio Amadio
- Senza movente (1971) di Philippe Labro
- Senza via d'uscita (1971) di Piero Sciumè
- Arcana (1972) di Giulio Questi
- Amore e morte nel giardino degli dei (1972) di Sauro Scavolini
- La corta notte delle bambole di vetro (1972) di Aldo Lado
- Doppia coppia con regina (1972) di Julio Buchs Garcia
- Casa d'appuntamento (1972) di Ferdinando Merighi
- Al tropico del cancro (1972) di Edoardo Mulargia
- L'assassino... è al telefono (1972) di Alberto De Martino
- Un bianco vestito per Marialé (1972) di Romano Scavolini
- Chi l'ha vista morire? (1972) di Aldo Lado
- Il coltello di ghiaccio (1972) di Umberto Lenzi
- La gatta in calore (1972) di Nello Rossati
- Cosa avete fatto a Solange? (1972) di Massimo Dallamano
- La dama rossa uccide sette volte (1972) di Emilio P. Miraglia
- I due volti della paura (1972) di Tulio Demicheli
- L'etrusco uccide ancora (1972) di Armando Crispino
- Mio caro assassino (1972) di Tonino Valerii
- La morte accarezza a mezzanotte (1972) di Luciano Ercoli
- La morte scende leggera (1972) di Leopoldo Savona
- Non si sevizia un paperino (1972) di Lucio Fulci
- La verità secondo Satana (1972) di Renato Polselli
- L'arma l'ora il movente (1972) di Francesco Mazzei
- Il sorriso della iena (1972) di Silvio Amadio
- Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? (1972) di Giuliano Carnimeo
- Ragazza tutta nuda assassinata nel parco (1972) di Alfonso Brescia
- Diabolicamente sole con il delitto (1972) di Josè Antonio Nieves Conde
- Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile (1972) di Montero
- Quando Marta urlò dalla tomba (1972) di Francisco Lara Polop
- Terza ipotesi su un caso di perfetta strategia criminale (1972) di Giuseppe Vari
- Una tomba aperta... una bara vuota (1972) di Al Bagran
- Sette orchidee macchiate di rosso (1972) di Umberto Lenzi
- Sette scialli di seta gialla (1972) di Sergio Pastore
- Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave (1972) di Sergio Martino
- L'occhio nel labirinto (1972) di Mario Caiano
- Il diavolo nel cervello (1972) di Sergio Sollima
- Delirio caldo (1972) di Renato Polselli
- Tutti i colori del buio (1972) di Sergio Martino
- Mia moglie... Un corpo per l'amore (1972) di Mario Imperoli
- A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973) di Nicolas Roeg
- A.A.A. Massaggiatrice bella presenza offresi... (1973) di Demofilo Fidani
- Il fiore dai petali d'acciaio (1973) di Gianfranco Piccioli
- Il baco da seta (1973) di Mario Sequi
- Una vita lunga un giorno (1973) di Ferdinando Baldi
- Il prato macchiato di rosso (1973) di Riccardo Ghione
- Giorni d'amore sul filo di una lama (1973) di Giuseppe Pellegrini
- I corpi presentano tracce di violenza carnale (1973) di Sergio Martino
- La morte ha sorriso all'assassino (1973) di Aristide Massaccesi
- La morte negli occhi del gatto (1973) di Antonio Margheriti
- La casa della paura (1973) di William Rose
- Passi di danza su una lama di rasoio (1973) di Maurizio Pradeaux
- Madeleine... anatomia di un incubo (1974) di Roberto Mauri
- L'assassino ha riservato nove poltrone (1974) di Giuseppe Bennati
- Mania (1974) di Renato Polselli
- ...Dirai "ho ucciso per legittima difesa" (1974) di Angelino Fons
- L'ultimo treno della notte (1974) di Aldo Lado
- Quel ficcanaso dell'ispettore Lawrence (1974) di Juan Bosch
- Istantanea per un delitto (1974) di Mario Imperoli
- 5 donne per l'assassino (1974) di Stelvio Massi
- Spasmo (1974) di Umberto Lenzi
- Troppo rischio per un uomo solo (1974) di Luciano Ercoli
- L'uomo senza memoria (1974) di Duccio Tessari
- Gli assassini sono nostri ospiti (1974) di Vincenzo Rigo
- Il profumo della signora in nero (1974) di Francesco Barilli
- Ciak... si muore (1974) di Mario Moroni
- Nuda per Satana (1974) di Luigi Batzella
- La moglie giovane (1974) di Giovanni D'Eramo
- Sette ore di violenza per una soluzione imprevista (1974) di Michele M. Tarantini
- Lo strano ricatto di una ragazza perbene (1974) di Luigi Batzella
- L'assassino è costretto ad uccidere ancora (1975) di Luigi Cozzi
- Le orme (1975) di Luigi Bazzoni
- Gatti rossi in un labirinto di vetro (1975) di Umberto Lenzi
- La donna della domenica (1975) di Luigi Comencini
- Diabolicamente... Letizia (1975) di Salvatore Bugnatelli
- Nude per l'assassino (1975) di Andrea Bianchi
- Profondo rosso (1975) di Dario Argento
- Malocchio (1975) di Mario Siciliano
- La sanguisuga conduce la danza (1975) di Alfredo Rizzo
- Il vizio ha le calze nere (1975) di Tano Cimarosa
- Perversione (1975) di Manuel Mur Oti
- Macchie solari (1975) di Armando Crispino
- Le calde labbra del carnefice (1975) di Juan Bosch
- La casa dalle finestre che ridono (1976) di Pupi Avati
- ...e tanta paura (1976) di Paolo Cavara
- Il mostro (1977) di Luigi Zampa
- Doppio delitto (1977) di Steno
- La ragazza dal pigiama giallo (1977) di Flavio Mogherini
- Gran bollito (1977) di Mauro Bolognini
- Fate la nanna coscine di pollo (1977) di Amasi Damiani
- Il gatto dagli occhi di giada (1977) di Antonio Bido
- Nove ospiti per un delitto (1977) di Ferdinando Baldi
- La regia è finita (1977) di Amasi Damiani
- L'occhio dietro la parete (1977) di Giuliano Petrelli
- Pensione paura (1977) di Francesco Barilli
- D'improvviso al terzo piano (1977) di Amasi Damiani
- Passi di morte perduti nel buio (1977) di Maurizio Pradeaux
- I vizi morbosi di una governante (1977) di Filippo Walter Ratti
- Sette note in nero (1977) di Lucio Fulci
- Schock (1977) di Mario Bava
- Enigma rosso (1978) di Alberto Negrin
- L'immoralità (1978) di Massimo Pirri
- Alessia... Un vulcano sotto la pelle (1978) di Alfredo Rizzo
- La sorella di Ursula (1978) di Enzo Milioni
- Il triangolo delle Bermude (1978) di René Cardona Jr.
- Indagine su un delitto perfetto (1978) di Giuseppe Rosati
- Solamente nero (1978) di Antonio Bido
- Thrauma (1978) di Gianni Martucci
- Suor Omicidi (1978) di Giulio Berruti
- Nero veneziano (1978) di Ugo Liberatore
- Suggestionata (1978) di Alfredo Rizzo
- La settima donna (1978) di Franco Prosperi
- Le evase - Storie di sesso e di violenze (1978) di Giovanni Brusadori
- Giallo napoletano (1979) di Sergio Corbucci
- Sensività (1979) di Enzo G. Castellari
- Play Motel (1979) di Mario Gariazzo
- Giallo a Venezia (1979) di Mario Landi
- Le mani di una donna sola (1979) di Nello Rossati
- Delitto in via Teulada (1979) di Aldo Lado
- Un'ombra nell'ombra (1979) di Pier Carpi
- Macabro (1980) di Lamberto Bava
- Ombre (1980) di Mario Caiano
- Follia omicida (1981) di Riccardo Freda
- Difendimi dalla notte (1981) di Claudio Fragasso
- Notturno con grida (1981) di Ernesto Gastaldi
- Madhouse (1981) di Ovidio G. Assonitis
- Assassinio al cimitero etrusco (1982) di Sergio Martino
- Lo squartatore di New York (1982) di Lucio Fulci
- Copkiller (L'assassino dei poliziotti) (1982) di Roberto Faenza
- Delitti, amore e gelosia (1982) di Luciano Secchi
- Tenebre (1982) di Dario Argento
Agos Ducato (i contatti per comunicare con la compagnia verranno forniti nei prossimi paragrafi) è una compagnia finanziaria che si occupa nello specifico della fornitura di servizi di credito. La Agos Ducato di Milano (qui infatti si trova la sede centrale della compagnia) è attiva dal 1987, suo anno di fondazione. Agos Ducato: l’area clienti Di recente è stata attivata sul sito web di Agos Ducato un’area clienti, appositamente pensata per facilitare al cliente sia il reperimento di informazioni che l’accesso ai servizi. Basterà accedere alla propria pagina personale nell’area clienti, inserendo username e password. Ecco quali operazioni si possono eseguire direttamente online attraverso l’area clienti:
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